lunedì 15 febbraio 2010

il verme e il mare

un verme sta lì che fa i cacchi suoi. sta coi vermi, fa quello che fanno loro... sai striscia e poi s'infila nella prima mela che capita eppoi la mondezza, il fango, la merda e il blues... queste cose qui. arriva un tipo con un bastone lungo e sottile e col pollice e l'indice raccatta il verme. gli da una pulita se lo guarda, diciamo lo coccola e lo mette in salute, fuori dalla merda e lontano dal blues... diciamo. lo infila in una vaschetta tutta per lui. poi, un bel giorno, lo estrae dalla vaschetta. lo accarezza e lo appicca ad un amo. quello, il verme, soffre e sanguina(?) e finisce in mezzo al mare appeso a un filo. però nessuno se lo viene a mangiare. il pescatore (questo era l'uomo col bastone) si rompe i maroni tira la lenza e il verme si ritrova senza l'amo, senza il sangue(?), senza il dolore, di nuovo nella merda, ma forse senza il blues. si ritrova a cantare stornelli dentro a una tequila e canta i giorni felici in cui era trafitto dall'amo, ma nessuno gli crede...



trova la morale.

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