lunedì 22 febbraio 2010

la canzone della grande madre terra

11102004 1243

Dove hanno nascosto i tuoi segni?
E i tuoi disegni?
Coperti dall'avidità dell'uomo...

Quando mi dicevi: vieni
lascia i pensieri e
mordi i miei seni!

La tua pelle scura è terra coi nodi
dell'esperienza
e i luoghi della fertilità.

Io ti canto madre terra,
nel ricordo delle notti in cui
ti lasciavi grattare la schiena
tu donna
supina, ubertosa e piena.
Bassa sotto il cielo, lontana dalle stelle.

Nascondi il nostro sogno sotto la tua
morbida gonna
fra la carne delle cosce.
Sempre ospitale sempre madre
sopporti i nostri piedi e
le ferite delle unghie che ti fanno male.

Non lasciarmi solo ora
che ti vengo a cercare.

Fra i dorsi dei balcani
sulle piane del salento
nelle piaghe nel deserto
fra gli ulivi.
Fammi mordere i tuoi seni.

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